L’accessibilità e oZone iQ: un connubio fattibile

Il giro d'italia in Carrozzina, accessibilità in giro per l'Italia

Quando ho iniziato a sviluppare oZone, l’ho fatto per rispondere a una richiesta sempre più urgente nei primi anni 2000: poter aggiornare in autonomia il proprio sito e offrire ai clienti contenuti dinamici era diventato essenziale. All’epoca non esistevano CMS, così ho creato il mio. Con il tempo oZone è cresciuto, e insieme a lui anche gli standard del Web. Ho sempre cercato di mantenere un codice pulito e fare scelte orientate all’inclusività, ponendo attenzione a usabilità e accessibilità.

Negli anni, tuttavia, alcune scelte di design – spesso discutibili dal mio punto di vista – hanno preso piede, privilegiando l’aspetto visivo rispetto all’esperienza d’uso e, ancor meno, all’accessibilità.

Ieri ho lavorato personalmente sull’ottimizzazione di uno dei primi blocchi che stiamo aggiornando: l’obiettivo è rendere ogni componente di oZone accessibile e usabile, in vista dell’arrivo dell’European Accessibility Act del 28 giugno. Per farlo, abbiamo introdotto nuovi strumenti in oZone che ci permettono di isolare un blocco e analizzarlo in profondità, con validazioni HTML e verifiche di accessibilità integrate.

È un lavoro tecnico importante, ma anche culturale. Serve tempo, e serviranno test reali con persone normodotate e con differenti abilità. Manca ancora l’integrazione con Leonard, il nostro agente IA, ma è in arrivo e ci supporterà anche in questa fase.

Il primo blocco aggiornato è quello dei contenuti, che mostra le card delle Zone. Non è stato complesso da aggiornare, ma ha riportato alla luce vecchie criticità: ad esempio, la rimozione della sottolineatura dai link nei titoli, sostituita da un pulsante "Leggi di più", che ha richiesto ulteriore codice per mantenere coerenza semantica e funzionalità accessibile. Personalmente ho sempre preferito i link sottolineati, perché sono intuitivi per tutti. Eppure, per rispondere alle attese di marketing e pubblico generalista, in alcuni casi ho dovuto cedere.

Per fortuna, gli strumenti introdotti con HTML5 permettono di risolvere queste problematiche con un po’ di codice in più. Oggi il blocco “Contents” è accessibile e ci ha permesso di verificare quanto oZone fosse già vicino al rispetto degli standard WCAG 2.1. Abbiamo riscontrato un'aderenza molto alta, frutto di scelte coerenti: codice pulito, semantica rispettata, netta separazione tra HTML, CSS e JavaScript – anche quando si usano strumenti visuali per la costruzione dei blocchi.

Questo perché crediamo in un CMS facile da usare, ma che rispetti le buone pratiche, restando fedele alla logica di chi costruisce un sito per utenti reali, con bisogni, abilità e imperfezioni uniche.

Se gestisci un sito con oZone – o con qualsiasi altro CMS – e vuoi verificarne il livello di accessibilità in vista dell’European Accessibility Act, contattaci. Ti aiuteremo a valutare la tua situazione e a definire i passi necessari per renderlo conforme agli standard europei. L’accessibilità non è solo un obbligo, è un’opportunità per costruire un Web più giusto e accessibile a tutti.

Pubblicato il 16/05/2025 alle ore 12:17

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